Barbara Ricci, titolare dell’hotel Adriano rooftop: «Pieni di stranieri, dopo il Giubileo tanti vorranno godersi la città»
«L’invasione dei turisti a Roma? Per noi sono ben accetti, ci mancherebbe, non possiamo non essere contenti. E la città mi sembra stia rispondendo bene».
Barbara Ricci, titolare dell’hotel Adriano rooftop, quattro stelle in via d’Ascanio, sulla direttrice che unisce piazza di Spagna e piazza Navona, dal tetto panoramico dell’albergo vede il fiume di turisti che ogni giorno invade del vie del Centro.
Ricci, come vanno gli affari con tanta gente in città?
«Adesso abbiamo un 80% di occupazione, ma le tariffe sono più basse perché per noi agosto un po’ come gennaio, un mese non per il turista alto-spendente. Ma va bene così».
Chi sono i vostri clienti?
«Sempre meno italiani, ormai li conti sulle dita di una mano. E sempre più stranieri. Gli italiani vanno in montagna, in collina, al mare. La città invece è presa di mira da stranieri che arrivano da tutto il mondo, da noi tanti indiani e brasiliani. Roma di questi tempi è un po’ di passaggio: molti clienti proseguono e vanno in Costiera, o magari in Sicilia. Ma tre giorni di media si fermano sempre».
Il che rende il suo hotel sempre sold-out o quasi.
«Tante camere occupate, anche se nel Giubileo, con l’apertura di tante strutture nate solo per l’occasione… insomma, si sa che l’anno del Giubileo è meno interessante per i quattro o cinque stelle».
Cioè dove non vanno i pellegrini che preferiscono b&b, ostelli o affitta camere.
«Sì, però so che stanno soffrendo anche i b&b, molti dei quali strutture comunque di lusso che hanno provato ad abbassare le tariffe».
E quindi quando ci sarà l’effetto rimbalzo per voi?
«L’anno migliore è sempre quello successivo al Giubileo, perché molti turisti alto-spendenti vedono Roma assediata e dicono ‘aspetto l’anno prossimo e mi godo la città’».
Dice che c‘è chi già programma il 2026?
«No, anzi, ormai si privilegia sempre il last minute, non si prenota mai con tanto anticipo, a meno che non ci sia pacchetto con il volo. E poi vedo la prenotazione sempre più legata alle condizioni del meteo, un fenomeno nuovo».
Il settore comunque è in salute visti i tanti arrivi.
«Infatti siamo contenti. E poi, dopo le vicende legate al Papa, abbiamo visto che Roma risponde benissimo. Ripenso solo al 2023-2024, annate uniche sotto il profilo delle tariffe ma durante le quali non si trovavano taxi…».
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13 agosto 2025
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