Arte in vacanza. Performance con i peluche, video da collezione Vezzoli-Jodice antichi insieme- Corriere.it

Arte in vacanza. Performance con i peluche, video da collezione Vezzoli-Jodice antichi insieme- Corriere.it
Arte in vacanza. Performance con i peluche, video da collezione Vezzoli-Jodice antichi insieme- Corriere.it

Questo articolo nello Speciale Arte Estate – pubblicato su 7 in edicola dal 7 luglio – intende guidare i lettori tra le mostre in cartellone in Italia e all’estero, sia nei musei delle città sia nei luoghi di vacanza. E a visitare anche un parco di sculture nell’isola francese di Porquerolles, la Villa Carmignac. Altri servizi saranno pubblicati online nei prossimi giorni, ma trovate tutto lo Speciale sul numero cartaceo in edicola. Buona lettura


Pipilotti Rist nell’opera video in mostra a Hydra, alla Deste Foundation

Grecia. La tecnologia sempre più umana, può anche sognare

La tecnologia è diventata il superpotere del nostro tempo, e con l’ AI che impara velocemente dismettendo la sua funzione di mero strumento, la competizione uomo-macchina si fa più stringente. Un processo che, dall’inizio del XX secolo, ha subìto via via un’accelerazione fino ai new media. Dunque questa mostra Dream Machines (a cura di Daniel Birnbaum e Massimiliano Gioni) nell’isola di Hydra apre nuovi interrogativi. Ai quali gli artisti rispondono in modo sofisticato, Pipilotti Rist immergendosi nel flusso dei suoi video (a fianco), Fischli&Weiss con un sistema di accensioni concatenate, Andro Wekua robotizzando una sua scultura. Fino al 30/10.


Il dipinto Eraclito e Democrito, di Bramante in prestito alla mostra di Dosso Dossi a Trento

Trento. Pittura erudita per il Principe vescovo

Dai cassettoni del soffitto della biblioteca del principe vescovo Bernardo Cles, nel Castello del Buonconsiglio, sono “scesi” i dodici dipinti su tavola (datati 1531/32), di un ciclo, a soggetto filosofico, eseguito da Dosso Dossi e dal fratello Bernardo. Il restauro in corso permette così, per la prima volta, di vederli a distanza ravvicinata. Da qui parte un confronto con altre importanti opere, tra cui Eraclito e Democrito del Bramante (nella foto) ed altre di Dürer, de Ribera, Giordano, Rosa. Fino al 22/10.


La scultura , opera di Sol Calero a Merano

Merano. Noi e la società post-migrante

Nell’arte le contaminazioni sono una ricchezza espressiva, così come dovrebbero esserlo nella società dove lo scambio tra autoctoni e “nuovi arrivati” diventa humus proficuo. Merano Arte indaga con questa nuova mostra Vielheit (Molteplicità), storie della società post-migrante, partendo dalla stessa cittadina. Con l’artista thailandese Rirkrit Tiravanija ad “intervistare” chi è arrivato lì da straniero. La presenza musulmana può essere vissuta come intrusiva, così Nicolò Degiorgis documenta con le sue foto i luoghi di preghiera nel Nord Italia, affrontando anche la tematica del rifiuto razzista. Mentre Sol Calero costruisce con mattoni l’identità della sua ballerina di salsa (sotto). Fino al 24/09.


Il dipinto di Francesca Banchelli, Pennutino’s Complexity, a la Dimora delle Balze

Val di Noto. Monti Iblei. Oltre il barocco c’è la videoarte

Di nuovo, oltre allo splendido barocco, c’è questa rassegna di arte contemporanea e di videoarte, dal titolo 8 albe. L’ ottocentesca villa della Dimora delle Balze (vicino a Palazzolo Acreide, altra perla con il suo teatro greco) ospita un doppio percorso con la mostra Quattro radici (sopra, l’ opera di Francesca Banchelli) e i video di un’collezione internazionale, con il sostegno di Between Art Film. L’intreccio con la natura, il sogno e il tempo scorre nelle opere Rachel Rose, Bárbara Sánchez Barroso, Pedro Torres. Fino al 31/08.


L’Amazzone di Ercolano, fotografata da Mimmo Jodice alla galleria Trisorio

L’opera di Francesco Vezzoli che rielabora un manifesto cinematografico di un kolossal della romanità, alla galleria Trisorio

Capri. Red Carpet per Amazzone e Caracalla

L’incontro fra due artisti di grande notorietà, Francesco Vezzoli e Mimmo Jodice, in nome dell’antico, sfocia in questa mostra alla galleria Trisorio di Capri. Per Vezzoli quasi una prosecuzione di quella sua personale visione della romanità in corso a Roma al Palazzo delle Esposizioni. Nel bianco e nero tipico delle foto di Jodice, il volto di questa Amazzone di Ercolano risplende di una sua bellezza, nonostante sia sfregiato. L’opera di Vezzoli consiste in due busti di Caracalla che si fronteggiano, uno del 600 e l’altro del 700 su cui interviene pittoricamente l’artista. A terra un tappeto rosso, per immaginare un “cinema Tiberius”, dove ci sono le locandine di film kolossal della romanità. Fino all’8/08. E in questi giorni sull’isola è anche in corso l’evento Nomad, che riunisce fino a domani il fior fiore del design rétro e contemporaneo. Alla Certosa di San Giacomo.


Il fontanile, opera in ceramica di Giuseppe Ducrot, a Capalbio

Capalbio. L’abbeveratoio ora è un monumento

Di anno in anno, Hypermaremma, aggiunge tasselli al suo già ricco percorso di opere site-specific, inaugurato cinque anni fa. Virginia Overton con il suo tulipano in cemento è alla Polveriera di Orbetello. Felice Levini conficca la sua freccia rossa nel sito archeologico di Ansedonia. Mentre Giuseppe Ducrot, con la ceramica gialla (sua cifra stilistica), trasforma un abbeveratoio in un monumentale Fontanile (sotto) nella tenuta di Terre di Sacra. Da non perdere il concerto performance di Charlemagne Palestine, circondato dai suoi famosi peluches (il 15/07).


L’installazione, Home of the World, di David Svensson, all’ Oasy Dynamo

San Marcello Piteglio. I cervi tra bandiere immaginarie

Dynamo Camp, tra i monti del pistoiese, a 1100 metri, è un luogo dell’accoglienza per bambini affetti da patologie gravi che lì possono vivere lievi, almeno per qualche tempo. Ma la stessa famiglia milanese (i Manes) fondatrice nel 2007 di questa impresa filantropica, poco più sopra, nella sua vasta tenuta (recuperando l’area un tempo riserva di caccia dei precedenti proprietari che qui avevano la loro società metallurgica) ha realizzato l’Oasy Dynamo (affiliata al WWF) con un resort. Inaugurando quest’anno un programma di arte, con due progetti ad hoc di Massimo Vitali (a cura di Giovanna Calvenzi), e l’installazione di David Svensson, le cui bandiere -non bandiere, portatrici di segni, rifuggono da guerre e rivendicazioni territoriali. Dal 5/08.

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